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La differenza fra denuncia e querela

I rapporti sociali fra individui non sono sempre sereni e pacati, e si sente quindi spesso parlare di denuncia e querela; ma questi due termini a volte vengono usati erroneamente per mancanza di conoscenza da parte di chi li adotta o se ne confonde il significato. In questo breve articolo cercheremo di spiegare al meglio le differenze fra i due illustrando cosa indicano e quando è più corretto adottare l’ uno rispetto all’altro.

 

La denuncia

La denuncia da parte dei privati è l’atto con il quale ogni persona porta a conoscenza dell’autorità (pubblico ministero o ufficiale di polizia giudiziaria) un reato perseguibile d’ufficio del quale ha notizia.

Nella generalità dei casi la denuncia è facoltativa ed è obbligatoria nei casi espressamente previsti dalla legge.

La denuncia può essere presentata in forma orale o scritta. Nel primo caso l’ufficiale di polizia giudiziaria, o il pubblico ministero, redige verbale, mentre nel secondo l’atto dovrà essere sottoscritto dal denunciante o da un suo procuratore legale. Per la denuncia da parte dei privati non è previsto un contenuto formale tipico e il denunciante può limitarsi alla semplice esposizione del fatto.

 

La querela

La querela è la dichiarazione con la quale, personalmente o a mezzo di procuratore speciale, la persona offesa dal reato o il suo legale rappresentante chiede espressamente che si proceda in ordine ad un fatto previsto dalla legge come reato (ossia fa richiesta di punizione) per il quale non si debba procedere d’ufficio o dietro richiesta o istanza.

La querela va fatta, oralmente o per iscritto, al pubblico ministero, a un ufficiale di polizia giudiziaria o, all’estero, a un agente consolare, e presentata personalmente o a mezzo di procuratore speciale, ma, con sottoscrizione autentica, può essere anche recapitata da un incaricato o spedita per posta in piego raccomandato.

Leo Trevisan

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